Aldo Milani, arrestato e poi tradotto nel carcere di Modena (http://www.ninin.liguria.it/2017/01/28/leggi-notizia/argomenti/sommario-10/articolo/quando-gli-operai-chiedono-un-salario-dignitoso-estorcono.html) è ora a casa, con obbligo di dimora.
Si attende per la settimana prossima la decisione del giudice sulla scarcerazione o la convalida dell’arresto di Milani.
Questo il commento che leggiamo su Contropiano.org, e che condividiamo ritenendolo efficace nell’esprimere un giudizio corretto sulla situazione: “Rispetto alla campagna di linciaggio mediatico scatenata nella giornata di ieri, appare evidente che l'impianto accusatorio cominci a fare acqua in più punti. In compenso questa operazione dà chiaramente il senso del cambiamento di clima nelle relazioni sindacali. L'aumento delle tensioni e dei conflitti sociali preoccupa in modo sempre più crescente i padroni e gli apparati statali funzionali a tutelarne gli interessi. Cercare di screditare i sindacati agli occhi dei lavoratori e della società non sarà più un episodio ma un progetto ben preciso.”