E fin qui non ci dovrebbe essere alcuna sorpresa, visto che il progetto è stato bocciato dal Comitato tecnico regionale per la VIA (Valutazione di Impatto Ambientale) già nello scorso ottobre con motivazioni pesanti e ben documentate, molto probabilmente insormontabili, che si possono riassumere nell'incompleta analisi costi-benefici tra le diverse opzioni e nella particolare vulnerabilità naturalistica e paesaggistica del territorio (con forti incognite di natura geologica, idrogeologica e geomorfologica) lasciando peraltro irrisolte le criticità sia lungo la viabilità dopo lo sbocco della galleria lato Finale sia lungo il tracciato che verrebbe dismesso.
Più che sufficiente per mandare in soffitta, se non al macero, gli elaborati progettuali di Infrastrutture Liguria (società nata dal nulla poco prima dell'avvio della progettazione, la prima che ha eseguito e che è costata almeno 600 mila euro).
E invece no, questo progetto-gioiello per i vertici della Regione deve andare avanti a tutti i costi, come documentato da NININ negli articoli del 4 marzo e del 10 maggio (quest'ultimo con breve filmato molto esplicativo, la cui registrazione è stata fatta ascoltare al termine dell'incontro da Marina Gambetta e altri giovani nolesi, più che agguerriti)
Ma torniamo all'incontro, moderato dal professor Lorenzo Paggi e introdotto dal sindaco che ha letto tre lettere inviate alla Regione, assessorato alle Infrastrutture, nei mesi di maggio, aprile e maggio, con le quali il Comune di Noli ribadiva e argomentava la sua posizione e chiedeva notizie (peraltro dovute) sull'iter del procedimento. Lettere che, manco dirlo, non hanno ricevuto risposta.
Alla faccia della trasparenza.
Il sospetto, più che fondato, è che si stia cercando di aggirare l'ostacolo agendo nell'opacità più assoluta. A questo punto la reazione dei cittadini non si è fatta attendere. Paolo Bonora, dopo aver espresso la sua solidarietà al sindaco, ha sollecitato a vagliare tutte le alternative.
C'è stato chi ha fatto notare come sia obbligo della Regione rispondere alle lettere del Comune di Noli, mentre l'avvocato Marco Genta ha sottolineato come sia necessario far sentire la voce unitaria dei cittadini nolesi ed essere vicini all'amministrazione comunale per non ritrovarsi con decisioni prese da altri.
Molto interessante è poi risultata l'informazione portata da un architetto torinese secondo cui esiste già uno studio svolto anni fa da ANAS per bypassare Capo Noli attraverso l'utilizzo dell'ex galleria ferroviaria. Ben argomentato anche l'intervento dell'ingegner Gianni Toso che ha ringraziato l'amministrazione per aver posto l'attenzione su un progetto che ha definito inutile e che “farebbe perdere una delle strade più belle del mondo”. “Bisogna porsi il problema della comunicazione - ha sottolineato Toso - ed essere molto attenti per reggere la pressione mediatica messa in campo dalla Regione. Il messaggio che deve passare è: no galleria, sì messa in sicurezza di Capo Noli”.
Messa in sicurezza, appunto. Perché continua a destare preoccupazione quanto messo in evidenza nelle integrazioni alla VIA sui rischi del percorso attuale, ove si afferma che gli interventi finora effettuati “non sono sufficienti a garantire la totale sicurezza per gli utenti in transito”. Rischi puntualmente denunciati dal Comune di Noli che ha fatto anche notare l'assenza di programmi di intervento di messa in sicurezza sia per il periodo da oggi fino al completamento della galleria sia per il periodo successivo.
Insomma, finalmente un Comune e un sindaco che fanno il loro mestiere, e che si preoccupano della sicurezza dei cittadini. Tant'è che le osservazioni del Comune di Noli sono state recepite dal Comitato tecnico regionale che conclude la sua pronuncia (quella in cui boccia il progetto) segnalando che “il tratto di Aurelia attuale risulta a rischio e si rende necessario procedere preventivamente ad interventi di messa in sicurezza”. Ma non finisce qui: il sindaco ricorda che ANAS ha l'onere, tecnico ed economico, della gestione del tratto di Aurelia critico e che senza messa in sicurezza le criticità rimarrebbero anche dopo la realizzazione di un eventuale tracciato alternativo e l'ipotesi (confermata dai vertici regionali e da ANAS in un recente incontro) che la gestione della tratta sia affidata al Comune di Noli non potrebbe che condannarla alla chiusura definitiva per qualsiasi tipo di passaggio (pedoni e ciclisti compresi) per evidenti motivi di impraticabilità economica.
Ed è proprio su questo punto che si accendono gli animi dei cittadini dell'antica Repubblica. “La Regione ha preso per i fondelli i Nolesi - sbotta l'ex sindaco Carlo Gambetta - sperando che abboccassimo con la scusa della pista ciclabile”. E ancora, riguardo alla mancata risposta della Regione alle ripetute richieste dell'amministrazione comunale sull'avanzamento della procedura (con le tre lettere lette in apertura dal sindaco Niccoli) il comandante Gambetta si chiede se “non sia ravvisabile il reato di abuso di potere in omissione di atti d'ufficio”.
L'ex sindaco Gambetta mette anche in guardia sulla possibilità di speculazioni sull'intero promontorio e ricorda come già negli anni ottanta, Gambetta sindaco, si era valutata l'opportunità di utilizzare l'ex galleria ferroviaria, ma al tempo mancarono i fondi. Già, la galleria ferroviaria. Su questo punto interviene il professor Paggi facendo notare la risibilità delle motivazioni addotte dal progetto della Regione nella frettolosa scelta di scartare tale ipotesi, e le smonta ad una ad una, documenti alla mano. Santo Nalbone, gallerista in Noli, conclude dicendo che “bisogna porre un punto fermo e dire no a qualsiasi ipotesi di galleria”.
La conclusione al sindaco Niccoli “Per me il progetto della Regione è INAMMISSIBILE. Se nel frattempo saranno trovate soluzioni alternative, le vaglieremo e le sottoporremo al giudizio dei cittadini”.
Maria Chiara Reale